Subito dopo la presentazione da parte dei vertici di Matrica della caldaia a biomasse in commissione attività produttive sono arrivate i primi dubbi e osservazioni del consigliere del gruppo di Autonomia Popolare Alessandro Carta.
I dubbi del consigliere Carta derivano dal fatto che: “la caldaia presentata in commissione, non corrisponde affatto alla centrale energetica a biomasse targata Enipower presentata nel piano industriale ormai 4 anni fa, bensì rappresenta un investimento dieci volte inferiore a quanto annunciato, che certifica un ridimensionamento del progetto originario in quanto da sola non è sufficiente a tenere in marcia tutti gli impianti produttivi previsti”.
In considerazione delle incertezze di carattere societario e dalla mobilitazione generale, sempre secondo Carta: “gli enti locali, Comune di Porto Torres in primis, devono compiere tutti gli sforzi possibili e necessari per tenere alta l'attenzione, e l'incontro in commissione è stata la prova che c'è bisogno dell'impegno concreto di tutti per sostenere un progetto che avrebbe potuto rappresentare un'importante realtà produttiva e che invece, col passare del tempo, purtroppo, costituisce una grande incognita per i lavoratori”.
Il comunicato si chiude con un appello verso le diverse istituzioni: “Non possiamo permettere, infatti, che Matrica diventi un fattore di emergenza e di perdita di posti di lavoro, col rischio di aggravare, negli anni, il carico dei Servizi Sociali già al limite. Per quanto possano essere rilevanti le incognite attorno alla chimica verde, tutti gli attori in causa hanno il dovere e la responsabilità di tutelare i lavoratori e le famiglie interessate”.

