Fermare lo slaccio dell’acqua alle famiglie che non possono permettersi di pagare le bollette: è uno degli obiettivi prioritari dell’amministrazione comunale, la quale, grazie all’attività di “censimento” svolta all’inizio del mese, sta portando all’attenzione di Abbanoa diversi casi. Giovedì 26 novembre gli addetti del gestore, sollecitati dal sindaco Sean Wheeler, saranno in città per incontrare gli utenti in difficoltà.
«Durante la riunione che si era tenuta nel palazzo comunale lo scorso 4 novembre avevamo chiesto all’amministratore e agli altri responsabili dell’azienda che gestisce la rete di condividere una procedura per evitare il blocco dell’erogazione dell’acqua alle famiglie che non riescono a pagare le bollette – ricorda Sean Wheeler – e ci era stata data la disponibilità ad attivare uno sportello “a chiamata” per verificare tutti i casi segnalati dai cittadini. Subito dopo abbiamo, quindi, chiesto pubblicamente agli utenti di comunicare i propri dati nella sede dei Servizi sociali. Tutte le informazioni sono state trasmesse ad Abbanoa, che giovedì incontrerà le utenze a rischio slaccio». L’attività di sportello, fissata per la giornata del 26 novembre, si svolgerà dalle ore 10, al piano terra del palazzo comunale. Oltre agli utenti che chiedono il blocco dello slaccio potranno avvicinarsi allo sportello anche le persone che si trovano in una situazione di disagio economico tale da non poter far fronte ai pagamenti richiesti dalla società. In quest’ultimo caso gli operatori concorderanno con l'utenza un appuntamento per affrontare ogni singolo problema. «Stiamo con il fiato sul collo di Abbanoa per recuperare il tempo perduto negli anni passati. In questa fase rimaniamo al fianco di quei cittadini che non possono sostenere le spese – aggiunge il sindaco – e ai quali non può essere tolto un bene primario come l’acqua. Non è semplice, ma stiamo facendo capire ad Abbanoa, con incontri periodici tra noi e l’amministratore Ramazzotti, che a Porto Torres la situazione è critica, sia dal punto di vista della bollettazione che della qualità dell’acqua erogata. La società deve perciò rivolgere tutte le attenzioni verso una città che quasi dieci anni fa cedette la sua riserva idrica proprio ad Abbanoa, con le conseguenze che tutti conosciamo. In questo momento – conclude Sean Wheeler – è comunque indispensabile lavorare per costringere il gestore a cancellare gli enormi problemi causati a tanti cittadini».