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All'Ossario dell'Asinara il ricordo delle vittime della prima guerra mondiale

Il momento toccante della visita dell'ambasciatore di Ungheria in Italia, Tamàs Török

Redazione
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Ha letto i nomi, li ha scanditi nella sua mente, ha osservato le loro lapidi in religioso silenzio, commosso. Nel marmo le incisioni sbiadite dei nomi di due militari ungheresi, Muller Vilheln e Bruker Michael, morti entrambi sull'isola nel 1916. Si respirava una forte emozione, durante la visita all'ossario austroungarico sull'isola dell'Asinara dell'ambasciatore di Ungheria in Italia Tamàs Török che, prima di sbarcare sull'isola parco, è stato ricevuto a Stintino dal sindaco Antonio Diana.

L'Asinara nel 1915 ospitò circa 27 mila profughi e prigionieri di guerra e di questi circa 6mila persero la vita. Il Comune di Stintino è capofila nel progetto di studio e ricerca che durerà sino al 2018 e che mira a tramandare la memoria storica di uno dei più sanguinosi conflitti che hanno imperversato nel continente europeo negli ultimi secoli, oltre che far diventare l’Asinara e il Nord Ovest della Sardegna luogo di incontro tra popoli. La ricerca dovrà ridare voce e un volto agli uomini che, scampati alla morte nei campi di battaglia, rimasero marchiati per sempre dal conflitto. Nel progetto sono coinvolti anche il Comune di Porto Torres, il Parco nazionale dell’Asinara, l’Università di Sassari, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la collaborazione della Camera di commercio del Nord Sardegna e della Fondazione Banco di Sardegna.

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